Gianfranco Garofalo

Nasce a Milano nel 1956.

Ho studiato grafica pubblicitaria. Mi è sempre piaciuto dipingere, fin da ragazzo. Però si sa come va la vita, poi si fa un lavoro che è tutt’altra cosa.
Perché dipingo? Che dire! Questa è una domanda alla quale non è facile rispondere.
Ci sarebbero mille motivi e nessuno. La mia storia comincia nel 2001 quando sono stato vittima di un incidente stradale che mi ha cambiato la vita, lasciandomi invalido per sempre, con gravi problemi di deambulazione.
Di conseguenza sono caduto in una grave depressione.
Dopo varie sedute di psicoterapia sono stato mandato alle Botteghe d'Arte.
Qui è iniziata la mia rinascita, qui ho conosciuto un altro metodo per curare le persone… con l’arte!
Ho conosciuto la pittura, la musica e il teatro, che sono forme espressive terapeutiche.
Quindi potrei dire che faccio arte perché mi fa star bene con me stesso, sarebbe più che sufficiente, ma credo che ci sia di più.
E’ anche un modo per comunicare con gli altri, non con le parole, ma con le immagini, cose che, nel caso dei grandi artisti, rimangono per sempre.
La mia è pittura istintiva, spontanea, interiore. Uso la linea per definire le forme in modo sintetico, ma nello stesso tempo per creare mondi complessi e variegati.
Il colore è al servizio della linea e riempie gli spazi delle forme realizzate, spesso anche direttamente a penna o pennarello, senza lo schizzo preparativo.


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